#49 Per sempre o finché dura?
La scienza svela cosa tiene unite le coppie. L’amore non basta: neuroscienze, stili di attaccamento e cura quotidiana sono indispensabili. Non è tanto la chimica, ma la "manutenzione" del mistero
Ciao, sono Nina Gigante, una giornalista, Holistic Nutritionist for body and soul® e Integrative Health and Wellness Coach (UK, USA). Sono anche membro dell’AIHC (Associazione Italiana Health Coach).
Ogni giovedì qui troverai spunti di benessere integrato che spaziano tra Oriente e Occidente e, saltellando tra pratiche millenarie e le più recenti scoperte scientifiche, ti aiutano a tornare a casa da te stessa. Non per diventare la "versione migliore di sé”, ma, al contrario, per stare meglio con ciò che si è: anche questa è Medicina.Terracielo usa, fin dalla prima puntata, il femminile sovraesteso.
Canzoni che parlano d'amore
Perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare?
Che se ti guardi intorno non c'è niente da cantare. Brunori Sas
Quest’anno la Settimana Santa è più santa che mai. Negli stessi sette giorni, Sanremo e SanValentino. Cuoricini, cuoricini. E allora ditelo.
Di tutto quello che una musica può fare abbiamo già parlato: ti ho raccontato di come le tue playlist siano un armadietto delle medicine e di come la musica - parola di neuroscienze - possa davvero farci fare meglio tutto quello che facciamo: rilassarci, concentrarci, guarire, fare l'amore.
Già, l’amore. La mia scrivania ne è piena, letteralmente: nelle ultime settimane sono stata sommersa dai libri in uscita sulle relazioni, le coppie, (di uno ho curato l’editing, ma ne parleremo!) su questo mistero che cerchiamo incessantemente di decifrare. Mi fa sempre un po’ sorridere pensare a quanto ci ostiniamo ad afferrare l’inafferrabile, a inchiodare ciò che, per sua natura, sfugge.
Dopo millenni di poesie, canzoni, romanzi e, in epoche più recenti, eserciti di studiosi e studiose che cercano di tradurlo in dati, ormoni, connessioni neurali mi sembra infatti che l’unica definizione possibile sia quella data da Emily Dickinson:
“Che l’amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore”.
Purché, aggiunge Dickinson, il carico sia proporzionato al solco.
Ma cosa succede quando il carico è maggiore del solco? Quando la relazione, invece di essere sostenuta dall’amore, lo sovrasta?
Ne ho parlato qualche settimana fa con Anna Machin, antropologa evoluzionista del dipartimento di Psicologia sperimentale dell'Università di Oxford, che ha un approccio radicale: l’amore non è solo un’idea romantica, ma un meccanismo biologico ed evolutivo che ha plasmato la nostra specie. E non riguarda solo le coppie, ma ogni legame significativo, ogni legame che dura: l’amore per un figlio, per un’amica, per i nostri animali.
Le relazioni di lungo termine – afferma – sono una vera assicurazione sulla salute. Modellano il nostro cervello, rafforzano il sistema immunitario, ci tengono in vita più a lungo. Sono “persino più importanti di smettere di fumare o perdere peso”.
Questa puntata di TERRACIELO - Settimana Santa edition - è allora dedicata proprio a questo: all’amore che dura.
Imparare ad amare ciò che si trasforma e ci trasforma: anche questa è Medicina.
Cominciamo.
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“Che l’amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore”. Lo dice Emily Dickinson sulla tazza che stringo tra le mani mentre attendo che Anna Machin si colleghi su Zoom da Oxford. Antropologa e autrice di Cosa sappiamo davvero sull’amore (Utet), Machin ha passato vent’anni a studiare psicologia, antropologia e neurobiologia, per esplorare le radici evolutive, biologiche e culturali di questo sentimento universale eppure misterioso. Perché ci innamoriamo? Qual è il segreto delle coppie che durano? L’AI cambierà il modo in cui viviamo l’amore? Ecco cosa mi ha raccontato:
Nel libro, descrive l’amore come un sentimento che ha avuto un ruolo cruciale nell’evoluzione della nostra specie: un bisogno primario, come mangiare o respirare. È per questo che è così fondamentale nella nostra vita?
«Sì, tutte le forme di amore - non solo quello romantico - sono cruciali per salute mentale e fisica, longevità e soddisfazione generale. I bambini senza amore subiscono gravi danni nello sviluppo e, negli adulti, relazioni sane migliorano il sistema immunitario, riducono il rischio di malattie croniche e aumentano l’aspettativa di vita. Una grande meta-analisi del 2010 ha dimostrato che la qualità delle relazioni è uno dei maggiori predittori di longevità, persino più importante di smettere di fumare o perdere peso».
Cosa rende l’amore così benefico?
«Le beta-endorfine, legate all’amore a lungo termine, stimolano le cellule killer bianche, rafforzando il sistema immunitario e riducendo il rischio di malattie croniche. Relazioni di lunga durata riducono anche l’infiammazione, grazie ai gesti di gentilezza e alle connessioni profonde. L’amore è quindi una vera “assicurazione sulla salute”».
Già, ma resta un mistero come far durare queste relazioni di lungo termine. Qual è la ricetta della scienza?
«Una base solida è fondamentale: stili di attaccamento (modelli emotivi e comportamentali sviluppati nell’infanzia, che influenzano il modo in cui viviamo le relazioni intime, ndr) compatibili facilitano il rapporto. È importante che entrambi si impegnino in questa manutenzione, che richiede empatia, apertura e novità: fare nuove esperienze insieme, come viaggi o attività mai provate, stimola la dopamina, ormone del legame. Anche dedicare tempo all’altro, senza distrazioni, fare insieme cose piacevoli (ballare, cantare o ridere) e non lesinare in abbracci e gesti affettuosi rafforzano il legame attraverso il rilascio di ossitocina e beta-endorfine, creando una connessione più profonda».
E invece oggi, con sempre più interazioni digitali, persino con i nostri partner, il contatto fisico sembra ridursi…
«Come per tutti i mammiferi, il contatto fisico è essenziale per i legami affettivi: stimola il rilascio di ossitocina, dopamina e beta-endorfine, indispensabili per sentirci connessi. Persino i mammiferi più piccoli, come i topi, si mantengono vicini e si “spiulciano” a vicenda per rafforzare i legami. Gli esseri umani non sono diversi: la pelle e i peli sono collegati al sistema nervoso, che stimola il rilascio di sostanze indispensabili per il senso di connessione con l’altro. Toccarsi, accarezzarsi e mantenere la vicinanza sono imprescindibili per rafforzare il legame in ogni fase della relazione. Anche per farla durare».
Anche perché, lei sostiene lei nel libro, tra i corpi si attiva il “sincronismo fisiologico e comportamentale”…
«È il cuore dell'amore. Quando ami, tutti i meccanismi corporei si sincronizzano con la persona che ami: ne replichi i comportamenti ma anche la temperatura corporea, la pressione e i battiti, persino le attivazioni cerebrali e i livelli neurochimici sono gli stessi. In un certo senso è vero che “due persone diventano una sola”, perché i loro corpi e le loro menti fanno esattamente la stessa cosa. È la versione biologica di ciò che chiamiamo anima gemella».
È anche per questo che, all’inizio, siamo così “incollati” l’una all’altro?
«Agli inizi, l’attrazione avviene su due livelli: uno inconscio, comune a tutti i mammiferi, basato sull’elaborazione sensoriale istintiva, che rilascia ormoni come ossitocina e dopamina, e uno conscio, in cui valutiamo la personalità e altri aspetti della persona. Non siamo guidati solo dall’istinto, come gli animali: possiamo anche ignorare i segnali iniziali o al contrario sviluppare un’attrazione con il tempo. Ma l’amore a prima vista non esiste: ciò che proviamo è desiderio, l’amore è più complesso e ha chimiche e attivazioni cerebrali diverse della passione».
Vedo un cane dietro di lei, la mia gatta Caterina è accucciata sulle mie gambe. Qual è la differenza tra l’amore per un partner e le altre forme, come quello genitoriale, quello platonico o quello fortissimo che proviamo per i nostri pet?
«Dal punto di vista neurobiologico, condividono gli stessi neurotrasmettitori, ma attivano aree cerebrali diverse. Nell’amore romantico si attiva l’ipotalamo, legato agli ormoni sessuali, mentre l’amore per gli animali è simile a quello genitoriale, il che spiega perché, legittimamente, li consideriamo spesso come figli. Ogni forma di amore è potente e preziosa, senza una gerarchia».
Pensa che i cambiamenti tecnologici, dai filtri digitali all’AI, influenzeranno il nostro modo di amare? Arriveremo mai a innamorarci di un robot?
«Non credo. Il nostro cervello distingue ciò che è autentico da ciò che è artificiale. L’amore si basa su empatia, connessione fisica e sincronizzazione bio-comportamentale (vedi sopra, ndr), come il linguaggio del corpo, il battito cardiaco e l’attivazione cerebrale sincronizzati nelle coppie. L’AI o la “perfezione”dei filtri digitali non potranno mai replicare queste caratteristiche. Inoltre, il nostro cervello diffida di immagini troppo perfette e quando interagiamo con un robot, non si attivano le aree del cervello legate alla cognizione sociale, segno che il nostro cervello sa che quella connessione non è autentica. Come potremmo innamorarcene?».
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👉 Se ti incuriosisce il mio cambio di vita e lavoro, [clicca qui ]Il libro di Anna Machin Cosa sappiamo davvero dell’Amore (Utet)
La mia guru sulle relazioni, la vita, l’Universo: Esther Perel, amo tutto quello che pensa, dice e scrive.
C’è tantissimo lavoro dietro ogni puntata di Terracielo: se ti va, cliccando qui puoi offrirmi un cappuccino d’avena. Questa settimana anche un mazzo di fiori!
Your Inner Alchemy e Terracielo: lavori in corso
Sto lavorando al nuovo sito e ripensando questa newsletter: insomma, a breve ci saranno un bel po’ di novità.
Sto “ristrutturando” anche Your Inner Alchemy, le mie consulenze di Nutrizione olistica basata sulle medicine orientali ed Integrative Health Coaching: in primavera cambieranno formule e prezzi.
Nel frattempo: C'è un’evoluzione che desideri intraprendere nel tuo percorso di salute o nel modo in cui compi piccole scelte quotidiane? Con il mio background come Holistic Nutritionist for Body and Soul® e Certified Health Coach (UK, USA, ITA), sarò felice di aiutarti a tracciare la strada, passo dopo passo.
Attraverso la lente e la diagnostica delle Medicine Orientali e gli strumenti dell’Integrative Nutrition Health Coaching, non cureremo malattie, ma ci prenderemo cura di ciò che sei, aiutandoti a rimetterti in connessione profonda con la tua Alchimia interiore.
Se senti che questo approccio può fare la differenza nella tua vita e sei pronta per un 2025 davvero trasformativo, contattami via email [ ninagiga82@gmail.com ] per scoprire come funziona e capire se sono la persona giusta per te.