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Proteine ovunque, nutrimento da nessuna parte. Cosa si nasconde dietro l’ossessione alimentare del momento. La Monthly Masterclass di Terracielo di maggio
Ciao, sono Nina Gigante, una giornalista, Holistic Nutritionist for body and soul® e Oriental Medicine Health & Wellness Coach (UK, USA). In Italia, sono membro dell’AIHC (Associazione Italiana Health Coach).
Ogni giovedì qui troverai spunti di benessere integrato che spaziano tra Oriente e Occidente e, saltellando tra pratiche millenarie e le più recenti scoperte scientifiche, ti aiutano a tornare a casa da te stessa. Non per diventare la "versione migliore di sé”, ma, al contrario, per stare meglio con ciò che si è: anche questa è Medicina.Terracielo usa, fin dalla prima puntata, il femminile sovraesteso

«La maggior parte delle persone sane nei Paesi occidentali assume già più proteine di quanto consigliato, eppure il marketing continua a dirci che ne abbiamo bisogno. L’industria alimentare ci ha messo le mani sopra, aggiungendo qualche grammo in più a merendine e barrette, per poi vendercele come “snack proteici da palestra”.»
Tim Spector, SpoonFed
Sono due settimane che non ci sentiamo e allora facciamo così: visto che è stato il mio compleanno e questa è la sessantesima puntata di Terracielo ci sediamo a tavola, insieme.
🎂 Non per mangiare una fetta della crostata con le fragole con cui festeggio ogni anno, anche se mi piacerebbe offrirvene un po’, ma per guardare bene cosa dice di noi quello che c’è nel modo in cui scegliamo, compriamo, mangiamo.
Perché, a ben vedere, nei nostri piatti e nei nostri carrelli, ci mettiamo molto più di quello che cuciniamo.
Tra una forchettata e l’altra, tra una spesa e l’altra, finiscono storie, abitudini, eredità. E anche un bel po’ di pregiudizi.
C’è chi pensa che le insalate, il sushi, le porzioni piccole, il caffè macchiato siano “da donne”. E che gli hamburger, i piatti piccanti, le porzioni abbondanti siano “da uomini”. Succede nelle mense, nei ristoranti, nelle case. Succede nelle nostre teste senza che ce ne accorgiamo. Eppure succede.
📚 Lo racconta bene Mariachiara Montera in SUGO, un libro che ho avuto l’onore di leggere in anteprima e che potete già preordinare qui: “sedersi a tavola è il primo atto politico della nostra vita” scrive.
Ed è proprio da qui che voglio ripartire. Dalla conversazione con Mariachiara — che troverete in SUGO — in cui ho raccontato un pezzo della mia storia, a partire da una tavola imbandita a casa di mia madre, in Puglia.
Immagina tre donne — mia madre, mia sorella Lulù e io — con un’alimentazione plant-based, quasi trent’anni fa. A quei tempi, dire “non mangio carne” equivaleva a dire “vengo da Marte”.
Anni dopo, io e Andrea abbiamo fatto la stessa scelta per nostro figlio Arturo. Ha tre anni, e non ha mai mangiato carne. Una scelta condivisa con la pediatra, eppure … ogni tanto, eccola che arriva: «Un maschietto che non mangia carne?».
E poi sempre, sempre, sempre la solita domanda, che da quasi trent’anni sento rivolgere a me stessa: «Ma le proteine? Da dove le prendi?», condita da un po’ di preoccupazione, un po’ di curiosità, tantissimo giudizio.
Ecco nella Monthly Masterclass di maggio di Terracielo, parliamo di proteine. Ma non solo. Parliamo di scelte. Di libertà. Di ascolto. E sì, anche di ribellione ai dettami del marketing e dei wellness trend.



🕵🏻♀️ Da qualche mese, infatti, ogni volta che vado al supermercato mi sento l’ispettore Gadget (agevolo diapositiva per chi non è Millennials come me): mi aggiro brandendo il cellulare come fosse la sua lente di ingrandimento e scatto video e foto ai prodotti “+PROTEIN”.
In principio furono le barrette. Poi sono arrivati gli yogurt proteici, il latte veg proteico, la pasta proteica, i dessert proteici. Finché un giorno ho visto lei: una bottiglia d’acqua. Proteica.
L’apice di una narrativa ossessiva, performativa, distorta, che si è infilata ovunque. Persino nei bicchieri d’acqua.
Così è cresciuta nella mia testa, da mesi questa puntata di Terracielo: come forma di resistenza corporea e culturale a questo bombardamento proteico.
Perché quando la medicina si fa marketing, sono i corpi (oltre che il portafogli) a rimetterci.
💊 Smontare i trend salutistici che di salutare non hanno nulla: anche questa è Medicina. Cominciamo.
🗓️ DLIN DLON: Visto che dietro questa puntata ci sono mesi di appunti e ricerche - e per non rendere questo pranzo indigeribile - , ho deciso di dividere la Masterclass in due parti. Ci ritroviamo con la seconda giovedì 15.05
📚 Cosa troverai in questa Masterclass:
PRIMA PARTE – In questa puntata:
1️⃣ Il grande equivoco: più proteine = più salute?
2️⃣ Carbofobia: la vera moda tossica
3️⃣ E i bambini? Un’altra bugia da smontare
SECONDA PARTE – In arrivo giovedì 15.05:
4️⃣ Allora: quante proteine davvero?
5️⃣ Le proteine non sono tutte uguali
6️⃣ Ecco cosa succede quando esageriamo con le proteine
7️⃣ Proteine ovunque, nutrimento da nessuna parte. Una nuova domanda da farsi
1. Il grande equivoco: più proteine, più salute?
Sembra che le proteine possano risolvere tutto.
Vuoi perdere peso? Mangia più proteine.
Vuoi una pelle più bella? Proteine.
Vuoi più muscoli? Che te lo dico a fare.
Ma siamo sicure? I dati, in realtà, dicono altro.
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