#55 Abbiamo corpi analogici in un mondo digitale

E altre cose che Adolescence mi ha mostrato sul nostro sistema nervoso iperstimolato. Piccola guida somatica se vivi connessa, ma ti senti scollegata da te

Ciao, sono Nina Gigante, una giornalista, Holistic Nutritionist for body and soul® e Oriental Medicine Health & Wellness Coach (UK, USA). In Italia, sono membro dell’AIHC (Associazione Italiana Health Coach).

Ogni giovedì qui troverai spunti di benessere integrato che spaziano tra Oriente e Occidente e, saltellando tra pratiche millenarie e le più recenti scoperte scientifiche, ti aiutano a tornare a casa da te stessa. Non per diventare la "versione migliore di sé”, ma, al contrario, per stare meglio con ciò che si è: anche questa è Medicina.

Terracielo usa, fin dalla prima puntata, il femminile sovraesteso.

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“Il corpo ha la sua antica sapienza,
conosce l’ordine delle cose,
l’equilibrio che noi non ricordiamo”.
Mariangela Gualtieri, Bestia di Gioia, Einaudi

Ho finito Adolescence gioved scorso e ancora non riesco a uscirne. Da mamma di un threenager e da persona che lavora online (ed entusiasta, perfino, delle possibilità della tecnologia: su Instagram ho conosciuto il padre di mio figlio e alcune delle mie migliori amiche), Adolescence mi ha sprofondata in uno spazio di riflessione in cui scendo spesso ultimamente, ma non senza fatica.

Non troverete qui discorsi passatisti ("ah i social, signora mia, dove andremo a finire") né riflessioni pedagogiche che non mi competono (ma in fondo alla newsletter vi lascio due spunti di riflessione che per me, da genitore, sono stati illuminanti).

Ma sento il bisogno di mettere a tema qualcosa che spesso resta sullo sfondo: la fatica somatica di stare al mondo oggi.

Dentro il nostro corpo. E, contemporaneamente, dentro questo tempo.
Un tempo fatto di connessioni costanti e regolazioni difficili, dove l’attenzione è contesa, la presenza faticosa. E il sistema nervoso quasi sempre iperstimolato.

🎞️ Adolescence mi ha colpita proprio lì: nella pelle, nei nervi, dentro il respiro. Non solo come mamma di un futuro adolescente. Non solo come utente che, sulla propria soglia di attenzione, sulla memoria, sul confronto costante con gli altri, sente gli effetti di oltre dieci anni di presenza online. Ma come essere umano che ogni giorno prova — a tratti con leggerezza, a tratti arrancando — a stare in equilibrio tra presenza e iperstimolo, tra bisogni fisiologici del mio corpo e ormai irrinunciabili modalità di comunicazione e lavoro.

Gli strumenti digitali — che uso, amo e difendo — sono una conquista incredibile e sono qui per restare. Ma è anche vero che i nostri corpi restano quelli di sempre. E, fatta eccezione per il cervello - che è neuroplastico: impara e disimpara, si adatta in fretta (ma non senza conseguenze), noi abbiamo corpi analogici costretti ormai in ritmi digitali.

Siamo corpi lenti che non sanno tenere questo passo.
Siamo l’antichissimo che pulsa dentro l’adesso.

Prendi il nostro sistema nervoso, per esempio: è fatto per la luce naturale, per i cicli, per il tatto, per il riposo, per il vuoto tra le cose.

🎞️ Adolescence non è (solo) una serie sui ragazzi. È una serie sul sistema nervoso collettivo.

Sul rumore costante che ci attraversa. Sul bisogno di tregua, di contenimento, di qualcosa o qualcuno che dica: Sei al sicuro dentro il tuo corpo. Sei a casa.

📌 In questa puntata di Terracielo vedremo allora:

1. Tre cose che Adolescence ci mostra, spietatamente, sul sistema nervoso

2. Il sistema nervoso non è fatto per tutto questo

3. Attacco, fuga… o scroll?

4. Il corpo ci manda segnali. Tu li senti?

💬 Riconoscere che le nostre cellule antiche sono immerse in ambienti nuovi, che si muovono a una velocità che la nostra biologia fatica a processare. Capire che tanti dei sintomi che abbiamo - mal di testa, mal di pancia, difficoltà digestive, insonnia e potrei continuare a lungo - non sono altro che sintomi di un sistema nervoso estenuato.

🌀 Tornare a sentire quanto siano antichi — e saggi — i nostri corpi: anche questa è Medicina.

💌 Buona Terracielo. Non dobbiamo scollegarci dai social, ma riconnetterci a noi. A giovedì prossimo

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