#35 L'invecchiamento ha un pessimo ufficio marketing
Invecchiare è un processo fisiologico, eppure siamo sommersi da integratori e promesse anti-età. E se invece che voler invecchiare meno, provassimo a desiderare di invecchiare meglio?
“Viviamo 34 anni più a lungo dei nostri bisnonni, eppure la nostra cultura non ha ancora capito il valore di questo tempo. Invecchiare non è la fase discendente di un arco temporale. […] L'età non è una patologia, è un potenziale” Jane Fonda, Life’s Third Act, TEDxWomen
Sono qui, alle tre di un uggioso pomeriggio di fine ottobre, a digitare parole sulla tastiera da stamattina. Fuori piove copiosamente e, per sgranchire un po’ occhi e gambe, poco fa mi sono alzata dalla scrivania: ho guardato la pioggia scendere sul grande parco urbano su cui si affaccia la nostra nuova casa, mi sono preparata un cappuccino d’avena con tanta cannella (sì, sono del team Cappuccini sempre, anche dopo l’ora di pranzo) e sono andata in bagno a mettermi questi assurdi patch azzurri, che ora sbrilluccicano sotto i miei occhi. Pur di non tornare a sedermi subito alla scrivania, sono rimasta a ciondolare, ascoltando la pioggia cadere e le macchine sfrecciare sull’asfalto, mentre leggevo i claim sulla confezione turchina: anti-rughe, anti-borse, anti-occhiaie, anti-age. Tanti Anti-, una sola promessa: cancellare i segni del tempo, come diceva una pubblicità di qualche anno fa.
Compio 43 anni ad aprile e posso dirlo forte: tra tutti i processi fisiologici che ci riguardano, l’invecchiamento è quello che gode della fama peggiore. Diamo per scontato che oltrepassare la soglia degli “anta” sia l’inizio del declino e che, in qualche decennio, guadagneremo acciacchi e capelli bianchi in cambio dell’energia e vitalità che ci hanno sempre contraddistinte. Ed è in questo pregiudizio, condito da una buona dose di ageismo, che trova un nido caldo l’ossessione anti-age: non più solo un trend (ve le ricordate le bacche di goji di qualche anno fa?), ma una vera e propria ossessione che ormai, soprattutto per noi donne, comincia prestissimo.
Ma mentre noi ci affanniamo a rincorrere l’ennesimo cibo o siero che ci garantisca l’eterna giovinezza (che poi, avere sempre vent’anni, ma sai che palle, ai miei vent’anni non ci tornerei mai!), tutti gli studi degli ultimi 50 anni in tema di longevità dicono l’esatto opposto: tutti invecchiamo, è fisiologico e naturale, ma ognuno lo fa diversamente e il modo in cui lo facciamo non dipende tanto dalla genetica, come si credeva fino a qualche anno fa, quanto dalle minuscole abitudini quotidiane.
Cosa portiamo in tavola, se e quanto ci muoviamo, come e quanto dormiamo.
Esiste quindi un modo per garantirci longevità e salute anche se non ci abbiamo mai pensato prima (perché in Occidente siamo bravissimi a rimuovere la vecchiaia, la malattia e la morte, salvo poi trovarci del tutto impreparati quando uno di questi tre grandi messaggeri celesti bussa alla nostra porta) e, soprattutto, senza vivere l’idea del tempo che passa come un’angoscia? L’ho chiesto qualche mese fa per Donna Moderna alla specialista in nutrizione e integrazione Elena Casiraghi, voce notissima del DeeJay Training Center condotto da Linus su RadioDeeJay, e autrice di Nutri la tua energia. Come alimentazione, movimento e sonno ti fanno vivere in salute a ogni età (Cairo).
Vi regalo un pezzo della nostra chiacchierata, sperando che ci aiuti a fare scelte più salutari fin da subito: non per invecchiare meno, ma per invecchiare meglio.
Guardare al moltiplicarsi delle candeline sulle nostre torte di compleanno con meno angoscia: anche questa è Medicina. Cominciamo.
Mangia, muoviti, dormi. Dopo aver letto il tuo ultimo libro, riassumerei così la formula magica della longevità sana. Sembra semplice, ma, fin da subito, si para davanti un grande quesito: cosa mangiare? Siamo bombardati da informazioni contrastanti: assumi collagene, mangia più proteine, anzi no digiuna! Per attraversare gli anta in salute, da dove comincio?
Tieni d’occhio gli zuccheri. Ogni volta che ne mangi, il corpo rilascia insulina, l’ormone incaricato di riportare la glicemia in equilibrio. Purtroppo la capacità dell’organismo di ritrovarlo invecchia insieme a noi. Conservare la sua efficienza è la prima missione per la longevità, mentre i picchi glicemici continui a cui sottoponiamo l’organismo - con pasti troppo ricchi di zuccheri ma poveri di fibre, grassi, proteine, cibi pronti ricchi di sciroppo di glucosio, dolci industriali, bevande zuccherate, alcolici, snack a tutte le ore - non fanno che mandare in tilt questo sistema, aprendo la strada all’infiammazione. E un corpo infiammato tende a ingrassare più facilmente, a dimagrire con più difficoltà, a perdere più tono e forza muscolare, a soffrire di ansia, alterazioni del sonno, sindromi neurodegenerative come l’Alzheimer.
Tutti sintomi, quindi, che attribuiamo all’invecchiamento, mentre in realtà dipendono dalle abitudini alimentari che ci portiamo dietro, magari da tutta la vita. Ci consigli la prima abitudine da introdurre per invertire la rotta?
Fare pace con i grassi. Li abbiamo sempre demonizzati, accusati di essere causa dell’aumento di peso, mentre ormai sappiamo che i veri responsabili sono gli zuccheri in eccesso. Ma alla nostra età dovremmo aver imparato a fidarci solo dei “buoni” amici: è provato che portare in tavola con regolarità grassi “buoni” come olio extravergine, olive, avocado, semi e frutta secca protegge dall’infiammazione, riduce i picchi glicemici, ci aiuta a mantenere la pelle più giovane. Per questo, al posto del tanto osannato collagene, dopo i 40, 50, 60 io consiglio di integrare con omega 3, da assumere subito dopo i pasti: apportano nutrienti antinfiammatori e garantiscono anche un prolungato senso di soddisfazione e sazietà. Studi dimostrano che siamo per esempio meno propense a tuffarci nella vaschetta di gelato dopo cena.
Mangiare meglio non basta: occorre mantenere il corpo tonico e non solo per una questione di forma. Il movimento regola la sintesi di alcuni ormoni, indispensabili per bilanciare le montagne russe della menopausa, e allena le nostre capacita cognitive, mantenendo il cervello giovane più a lungo. Cosa consigli a chi non ha mai fatto attività fisica nemmeno da ragazza ed è pietrificata all’idea di cominciare ora?
Saluta l’ascensore e comincia a fare le scale. Varcata la soglia degli anta, salire cinquanta gradini al giorno può impattare sul nostro benessere tre volte più che camminare. Se sei del tutto fuori allenamento, puoi anche solo scendere: come sa chi cammina in montagna, anche questo è allenante. Al contrario, se sei allenatissima, sali i gradini a due a due tre volte al giorno. Gli inglesi lo chiamano snack exercise: potenzia la capacità cardio-respiratoria, essenziale per una longevità sana.
Siamo soliti pensare che, invecchiando, la qualità del sonno peggiori. Non è necessariamente vero, ma è vero invece che una buona igiene del sonno sembrerebbe avere un’azione antinvecchiamento. È quindi il riposo la più importante beauty routine antiage?
Chi dorme meglio ha un’aspettativa di vita maggiore (4,7 anni gli uomini, 2,4 le donne). Ma, con l’avanzare dell’età, dormire bene non è facile: la produzione di melatonina (l’ormone che ci garantisce un buon sonno) cala dopo i 35 e, in menopausa, le vampate causano risvegli notturni. Occorre agire in contropiede: di sera riduci l’esposizione a fonte diretta di luce (utilizza per esempio lampade da tavolo anziché a soffitto), smartphone e computer compresi. E cena almeno due ore prima di coricarti: ti aiuterà ad abbassare la temperatura corporea al momento di andare a letto, evento essenziale per la sintesi di melatonina e per ridurre l’effetto delle vampate.
Gli integratori di melatonina servono?
Io preferisco aiutare il corpo a sintetizzarla da sé. Per questo, oltre a creare le condizioni ideali appena descritte, preferisco suggerire l’ashwaganda (Whitania Somnifera), una pianta ayurvedica che, soprattutto nelle donne, dà eccellenti risultati su sonno e riduzione di ansia e stress, fattori che contribuiscono all’insonnia oltre che all’invecchiamento. Funziona perché agisce su due sistemi chiave di relax e senescenza (l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e il simpatico-surrene-midollare) e sui neurotrasmettitori che regolano la sintesi della serotonina (l’ormone della felicità) e del GABA (un acido che riduce l’ansia e migliora il rilassamento).
Titoli di Coda (Link utili):
Il TED talk di Jane Fonda: qui il link
Il libro di Elena Casiraghi NUTRI LA TUA ENERGIA (Cairo)
C’è tantissimo lavoro dietro ogni puntata di Terracielo: se ti va, cliccando qui puoi offrirmi un cappuccino d’avena. Questa settimana anche un po’ di Ashwaghanda, visto che io ed Elena Casiraghi siamo due Aswa-sister, come hai appena letto e come forse sai già se hai fatto una consulenza con me.
Dimmi di te:
Se hai voglia di tornare a casa da te stessa, risintonizzare il tuo centro, trovare ascolto e Cura con gli strumenti delle Medicine Orientali, puoi anche prenotare una consulenza di holistic nutrition e pratiche corpomente con me.
Scrivimi all’indirizzo ninagiga82@gmail.com e ti spiego come funziona e cosa aspettarti. E scopriamo insieme se, come Holistic Nutritionist for body and soul® e Certified Health and Wellness Coach (UK, USA), sono la persona giusta per quello di cui senti di aver bisogno.
Ci vediamo in giro?
Domenica 27 ottobre torno nella mia amata Emilia Romagna ospite di La Cura. Profumi, Suoni, Respiro, Connessione, evento organizzato da Cosmo con Olfattiva : trovi qui il programma dettagliato e le modalità di iscrizione.
Il mio LAB è SOLD-OUT (grazie!), ma ce ne sono tanti altri stupendi.
Insieme esploreremo “La parola che cura”. Ti aspetto!
Ciao Nina, grazie mille per questi spunti da seguire. A me piacerebbe essere guidato da un professionista per studiare un allenamento tarato sul mio stato attuale, ovvero larvale. Come partire da zero per arrivare ad un minutaggio decente di allenamento in Zona 2, una sessione ad alta intensità, e un allenamento incentrato sulla forza per ridare tono ai muscoli. Hai consigli o hai già scritto qualcosa a riguardo? Mi piace molto come tratta questi temi il Dott. Triglione.
Ciao Nina! Grazie molte per questi spunti. Sto iniziando a dedicare tempo e pensieri a come affrontare al meglio il resto della vita. Alla domanda, il mio neurologo ha risposto secco: allena corpo e mente sempre, non ti fermare mai. Ecco, ora aggiungo Omega però.
ps: siamo coscritte, classe 82. 43 mi fa decisamente un effetto peggiore di 42, sono un’entusiasta dei compleanni, è la prima volta. Solo io? 😅